Il trasporto su rimorchio rappresenta la soluzione più economica per spostare la propria moto soprattutto qualora tale spostamento sia necessario effettuarlo sovente e pertanto il rivolgersi a ditte specializzate si rivela invece più oneroso. Da un punto di vista normativo occorre anzitutto distinguere tra un rimorchio e un carrello appendice.

Quest’ultimo infatti non possiede la targa e non è adibito al trasporto di moto ma soltanto di bagagli di una certa lunghezza e peso, non pone limiti di velocità e per portarlo è sufficiente essere in possesso della patente B. Il rimorchio invece possiede una targa, prevede un limite massimo di peso da portare ( scritto sul relativo libretto) e può trasportare le moto.

Anche nel suo caso basta possedere la patente B, a patto che il peso complessivo del rimorchio non superi a vuoto quello della tara della motrice e in secondo luogo il peso complessivo del mezzo e del rimorchio non sia superiore alle 3,5 tonnellate.

Rispetto ad altre modalità per caricare una moto su rimorchio come ad esempio il furgone, il carrello per il trasporto presenta dunque costi di gestione inferiori ma espone a dei rischi e pertanto qui di seguito viene illustrato cosa fare per caricare correttamente una moto.

Procedura per caricare una moto su un rimorchio

Per prima cosa occorre verificare quali siano le condizioni in cui il carrello si presenta, soprattutto se quest’ultimo è stato preso in prestito. In particolare si deve prestare attenzione ai freni, ai pneumatici e alla loro relativa pressione. Per agevolare la fase di carico alcuni carrelli dispongono di pratiche ribalte posteriori oppure di rampe a scivolo; ad ogni modo l’operazione va eseguita agganciando perfettamente il carrello all’auto onde evitare che si muova o che addirittura si impenni per lo sbilanciamento.

Se non si ha abbastanza dimestichezza, si può caricare la moto spingendola con l’ausilio di un’altra persona, magari un amico, al contrario la migliore soluzione è di accendere la moto, inserire la prima marcia e sfruttare la spinta propulsiva per superare il dislivello.

I modelli più evoluti di carrelli possiedono il fermaruota che permette di mantenere in equilibrio la propria moto prima che venga assicurata con le cinghie.

Un altro dei passi da seguire per caricare correttamente la moto è di tenerla bloccata in equilibrio soltanto sulle ruote senza usare il cavalletto, tirando le cinghie fino a quando le sospensioni si comprimono. Vanno posizionate anzitutto le due cinghie anteriori utilizzando delle piastre forcella o in alternativa il manubrio, poi si agganciano le due posteriorial telaio o ai supporti delle pedane del passeggero facendo attenzione a non interferire col forcellone, con le carene o con i tubi dei freni.

Cosa considerare quando si carica una moto su un rimorchio

Si deve controllare inoltre l’inclinazione del mezzo e il fissaggio della rampa. Comunque sia, la parte che va assicurata meglio è la ruota anteriore, fissandola nell’apposito tubolare ad U. Infatti tenendo ben salda questa parte, la moto può restare in piedi anche qualora avvenga la rottura di una delle cinghie di serraggio.

Una volta che la moto è stata saldamente ancorata si può partire inizialmente a velocità contenuta e fermandosi dopo alcuni kilometri per verificare lo stato del carico e la tensione delle cinghie. In questo modo, potrete spostare una moto in tutta sicurezza.