C’era un tempo in cui il trasporto della moto poteva essere effettuato in treno. Per attraversare l’Italia da nord e sud (e viceversa) e portare la moto in vacanza con sé, era sufficiente recarsi in una qualsiasi stazione e caricare il mezzo. Naturalmente, non mancavano regole e vincoli specifici: bisognava recarsi al punto di carico con oltre un’ora d’anticipo; la moto doveva possedere un cavalletto centrale, in modo da assicurarle maggiore stabilità in viaggio; lo scarico del mezzo avveniva soltanto un’ora e mezza dopo l’arrivo a destinazione; la larghezza del mezzo, incluse borse e bagagli, non doveva superare gli 85 centimetri, mentre l’altezza da terra doveva essere inferiore a 165 centimetri. In seguito alla soppressione del servizio appena descritto, quali sono le alternative percorribili da un motociclista che desidera effettuare un trasferimento di diverse centinaia di chilometri, senza essere costretto a montare in sella? Scopriamole insieme!

La nave

La nave, per alcune destinazioni (città portuali e importanti località turistiche), è un’alternativa eccellente. Rispetto al treno, le operazioni di carico e scarico sono molto più agevoli, i locali più ampi e comodi e i tempi di percorrenza inferiori. Se il tuo obiettivo è raggiungere Napoli, Cagliari o Palermo partendo da Genova, ad esempio, avrai la possibilità di trascorrere la permanenza in nave tra bar, ristorante, cinema e altri spazi comuni. Mica male!

Corrieri e aziende specializzate

Ditte specializzate e corrieri privati offrono il servizio di trasporto bici, moto e scooter, così come lo garantiscono anche molte aziende che si occupano di sgomberi e traslochi. Gli svantaggi principali, in questi casi, sono costituiti dai prezzi elevati e dalla consegna ritardata del mezzo (i corrieri impiegano almeno due o tre giorni per raggiungere la destinazione indicata). Sarà compito tuo richiedere il servizio e caricare la moto per tempo, in modo da poterla ritirare appena giunto a destinazione.

Il carrello appendice

La soluzione più semplice, come spesso accade, è il fai da te. Per spostare una moto e portarla con te in vacanza potresti munirti di un carrello appendice. Si tratta della soluzione migliore per chi desidera portare la moto verso destinazioni remote, non raggiunte dai treni e poco battute da corrieri e ditte specializzate. Chiaramente, per trasportare la moto è necessario affrontare un investimento non da poco, considerati i prezzi di carrelli e rimorchi, ma anche dei caselli autostradali: la somma dovuta, infatti, è quella stabilita per i mezzi a tre assi (e quindi superiore a quella per le normali automobili). Inoltre, vale la pena ricordare che chiunque trasporta un carrello appendice non può superare la soglia degli 80 km/h in autostrada e dei 70 km/h sulle strade statali e provinciali. Naturalmente, il rimorchio dovrà essere stabile e sicuro. Installare un rimorchio alla macchina non è difficile, ma è necessario verificare che ogni cosa sia in ordine, con particolare riferimento a:

  • Sistema di accoppiamento, il quale deve essere fissato correttamente.
  • Cinghie, ganci, guide di scorrimento e fasce di ritenuta devono essere perfettamente integri.
  • Pressione degli pneumatici, che devono essere in linea con quanto raccomandato dal produttore.
  • Luci del carrello (frecce, posizione, freno, retromarcia), che devono essere perfettamente funzionanti.